Non è solo il talento che conta nella vita, ma anche la capacità di entrare nel cuore della gente in punta di piedi. E Alessandro Borghese, ha inseguito il suo sogno con costanza e umiltà, conquistandosi un piccolo grande regno tra i fornelli e una notevole notorietà grazie ai social e alla tv. Non ha cercato scorciatoie sfruttando il nome della madre Barbara Bouchet e oggi piace proprio a tutti, indipendentemente dall’età. Lo ha dimostrato il recente bagno di folla a Palermo, in occasione dell’AperitivoMix da Obicà, il mozzarella bar che conta ben 24 locali in diverse parti del mondo.
Con il ristorante esattamente un anno fa ha inaugurato una partnership duratura, per il quale è diventato Creative Chef e supervisore delle linee guida e del piatto del mese, oltre che creatore dei famosi “piattini”. La collaborazione che punta sulla filosofia della semplicità, “Il lusso della Semplicità” (per dirla alla Borghese) promuove una nuova esperienza di gusto all’insegna del “Food To Share“, con una selezione di delizie perfette da consumare con gli amici in una atmosfera conviviale.
Lo abbiamo incontrato proprio nel capoluogo siciliano, dove tra una foto e un autografo ci ha raccontato che i suoi prossimi appuntamenti sono tanti, alcuni ancora top secret. Di sicuro, sarà il 4 aprile a Roma e il 23 maggio a Firenze per due appuntamenti dedicati allo show cooking e per il programma 4 Ristoranti, conta di girare nuove puntate nelle isole e, probabilmente, anche a Palermo. Per Obicà, invece, volerà in Oriente per valutare le linee gastronomiche scelte a Osaka e Tokyo e controllare che il Made in Italy resti sempre la priorità assoluta.
Tempo di bilanci
Dopo 12 mesi di collaborazione con il Mozzarella Bar, è tempo di una prima valutazione, che appare super positiva: “Obicà negli anni è rimasta fedele alla sua filosofia. – conferma – Parliamo di una azienda che ogni anno aggiunge due o tre gioielli al suo gruppo di ristoranti e siamo a quota 24. Quest’anno abbiamo aperto anche all’interno della stazione centrale di Milano. Il cuoco deve innovare, io reputo importantissima la tecnologia ma tutti i prodotti italiani non vanno mai fuori moda. Funzionano perché noi torniamo sempre alle nostre radici gastronomiche e l’Italia ha una cultura del cibo molto forte. Si va fuori, si sperimenta si prova un ristorante un po’ più innovativo, qualcosa di più creativo. Poi torniamo a quello che è il comfort food, il cibo di conforto che può essere una pizza margherita, una mozzarella di bufala come nel caso di Obicà, un bel pacchero o una parmigiana. Quindi è un concetto che secondo me funziona, nonostante il classico sia una moda a sé che non tramonta mai“.
Uno “Chef Rock” re dei social
Alessandro Borghese adora cucinare a tempo di musica rap e non solo, tanto che da tempo lo definiscono uno “chef rock”. “Sono un amante della musica e con la cucina ha un potere evocativo. Una pietanza fa scaturire un ricordo tanto quanto la stessa musica“. E tra un evento e l’altro, oggi è anche molto amato sui social: “Sono importanti – conclude – quando vuoi far sapere la tua opinione, capire come gira il mercato, cosa funziona in quel momento e hanno aiutato tantissimo. Grazie a internet e alla tv siamo usciti fuori dalle cucine, diventando testimonial e la mediaticità anzi, a mio avviso, è arrivata troppo tardi in Italia rispetto a Stati Uniti e Londra”.
Photo Credit: Massimiliano Cinà