venerdì, 19 Aprile 2024

Madagascar nord-ovest: paradiso Nosy Komba

Nulla accade per caso e non sei tu a scegliere le destinazioni di viaggio, sono loro che chiamano te. Così un giorno è stato il Madagascar a reclamare un sussulto del mio cuore, a stuzzicare la mia fantasia di raggiungere quel tratto d’Africa circondato dal mare che sembra perso alla deriva. Nella mia piccola- grande carriera di viaggiatrice di paradisi dal fascino tropicale ne ho visitati parecchi, portando a casa con me ricordi ancora vivi di posti da sogno come la Polinesia Francese, le Maldive, lo Sri Lanka, l’Isola di Pasqua. Una partenza, però, è come una metafora della vita: tutto può accadere, non c’è nulla di prestabilito e, non di rado, puoi essere protagonista di una insperata sorpresa. Forse di una vera e propria favola.

Nosy Be abiti colorati

Ancora con la mente carica di sbiaditi ricordi di un trascorso viaggio in Kenya, ho notato subito, dal mio arrivo a Nosy Be che il Madagascar è un mondo a parte. Tra donne avvolte da stoffe colorate a motivi geometrici, creme e cosmetici per il viso realizzati con prodotti naturali per proteggersi dal sole e ragazzi in ordinatissima divisa pronti ad andare a scuola, lo scenario sembrava stonare del tutto con quella apparente tranquillità.

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Chi avrebbe mai voglia di lavorare di fronte a foresta vergine, camaleonti dalle gradazioni accese che ti guardano con zampette prensili e occhi assonnati e un cielo azzurro annebbiato solo di rado da qualche goccia di pioggia? Un tratto di terra dai forti contrasti, ma pur sempre vera Africa. Semplicemente la porta di ingresso alla volta paesaggi senza tempo fatti di grande bellezza ma anche povertà, di lusso estremo ma pure sorprendenti suggestioni.

piccolo camaleonte

Io credo che il segreto sia viverne il suo spirito selvaggio dove il mare cristallino e la sabbia chiara non sono che l’immagine più immediata di uno scrigno di tesori naturalistici nemmeno troppo celati agli occhi dei turisti. Poi è il momento di conoscerne le sue straordinarie creature che, adattate al contesto, proprio comuni non sono. A cominciare dai dolcissimi lemuri, che pare che siano i veri progenitori delle scimmie.

francesca spanò madagascar

Nell’arcipelago di Mitsio, tra i villaggi di pescatori, ma anche a Nosy Komba ancora non troppo turistico nonostante la simpatica presenza del lemure macaco o Maki Maki (tra l’altro il nome al quale rispondono), chi ne ha voglia può avere un incontro ravvicinato con questi piccoli esseri viventi considerati quasi sacri dalla popolazione locale. Più chiare le femmine, con il mantello nero i maschi si divertono a saltellare sulle spalle dei visitatori che offrono loro le banane. Attenzione, però, a non farvele portare via altrimenti torneranno sugli alberi e non riuscirete nemmeno a scattare con loro una fotografia.

Francesca Spanò Nosy Komba

Altra attrazione non particolarmente pericolosa ma che richiede una certa audacia e capacità di non detestare il contatto con un viscido rettile, è la possibilità di tenere in braccio un serpente. A Nosy Komba c’è infatti un piccolo boa protagonista di molte foto, così come la tartaruga gigante , sonnecchiante anch’essa e probabilmente silenziosa osservatrice di un contesto dove le contraddizioni sono la costante.

Francesca Spanò boa Madagascar

Non solo questo tratto di terra ma in tutto l’arcipelago e in giro per il Paese, i camaleonti sono una realtà comune. Alcuni sono verdi come il colore delle foglie, altri carichi di sfumature particolari e di recente è stato scoperto pure il più piccolo del mondo. Una piccola isola dove comprare le spezie (non dimenticando che siamo nella patria della vaniglia) o le tipiche tovaglie, dove mangiare ottimo pesce e non dimenticare di sorridere come sempre è abitudine qui in Africa e dovrebbe essere ovunque. La gioia di vivere, di esistere è un tutt’uno qui con le meraviglie circostanti. Non importa avere grandi possedimenti o essere famosi e apprezzati. Ci sono gli affetti a renderti davvero ricco, c’è un panorama generoso di colori e meraviglie, c’è la certezza che qualunque cosa accada ha un tesoro immenso: quello che i tuoi occhi hanno la fortuna di vedere. Sei in Africa, un amore dal quale non si torna più indietro.

camaleonte Madagascar Francesca Spanò

Nello stesso arcipelago c’è poi una piccola isola privata Tsarabanjina, ad un’oretta di barca, con l’omonimo resort di proprietà della mauriziana Constance. Una piccola oasi di lusso non ostentato e di poche formalità(che in Italia si può prenotare in esclusiva tramite Viaggidea), dove trascorrere al meglio il resto del soggiorno tra mare cristallino e attività acquatiche, trattamenti benessere, birdwatching, romantici aperitivi al tramonto.

IMG_8635

Se parti per il Madagascar, però, devi essere pronto ad accettare che avrai voglia di tornare ancora, che finirà per mancarti ogni volta che fermandoti un attimo, la tua mente tornerà ai posti dove ti sei sentito davvero felice.

 

 

About Francesca Spanò

Giornalista, Autrice Televisiva e Travel Writer. Ha iniziato scrivendo per il giornale L'Ora, la Sicilia, il Giornale di Sicilia per poi approdare a Sky, dove si è dedicata principalmente alla ideazione, scrittura e realizzazione di documentari di viaggio. Nel mondo del web è arrivata nel 2009. Da allora è stata blog manager di goolliver.com, mondoviaggiblog.com, viaggifantastici.com. Collabora con il Messaggero Viaggi, Expedia, Travelglobe, Neos Air-Alpitour, Elle, Confidenze e Starbene. Per National Geographic (White Star), è stata tra le autrici del libro "Viaggi nella natura Straordinaria - 53 destinazioni che toccano l'anima" raccontando di Thailandia, Messico e Colombia.

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