L’avete sentita nominare meno di Mykonos, ma non solo è altrettanto famosa, è considerata anche la terza isola più grande delle Cicladi. Paros, ha una lunga tradizione legata al marmo, che l’ha resa pure più nota di Nasso. I migliori architetti e scultori, è qui che cercano il materiale grezzo per le sue grandi qualità. Una tradizione che si tramanda dall’antichità, quando il trasporto in loco avveniva dall’intera Grecia. Con quale marmo credete sia stata scolpita la Venere di Milo del II secolo a.C? Questo è solo un esempio e uno dei motivi per i quali io vi consiglio di non tralasciare Paros, durante una vacanza in Grecia.
La sua bellezza è talmente evidente che è tra i motivi per i quali non è mai stata troppo pubblicizzata. Il turista ne scopre immediatamente le peculiarità e ne rimane sempre felicemente sorpreso. Altro dato che affascina me per prima, è quello delle tradizioni e dei costumi che sono rimasti piuttosto immutati nel tempo e quindi è possibile fare quasi un giro nel tempo, alla ricerca dei motivi per i quali certi usi continuano a far parte del quotidiano degli abitanti. Attenzione però, perché durante l’alta stagione anche Paros è affollata soprattutto per una caratteristica che la contraddistingue. E’ piuttosto ventosa e, quindi, sono molti gli appassionati di windsurf che si danno appuntamento qui.
Spiagge a Paros: dove andare?
Per chi, giustamente, vuole fare vita di mare a Paros, i luoghi migliori si trovano a nord, intorno a Langeri.
Paros cosa vedere
Il giro inizia dalla città detta anche Paroikia, che sorge in un porto riparato sulla costa occidentale. E’ un angolo importante soprattutto per l’attracco dei traghetti che si spostano intorno alle Cicladi. Bar e ristoranti non mancano e a tutte le ore potrete rilassarvi gustando qualcosa anche di tipico. Il contesto, invece, è suggestivo. Scoprirete voi stessi come è bello aggirarsi per le sue stradine osservando colori e sfumature e i suoi deliziosi cortili decorati di fiori.
Una visita la merita poi la cattedrale bizantina di Panagia Ekatondapiliani, che risale al X secolo. Si tratta di un edificio costruito in marmo locale che si trova proprio accanto al Museo Archeologico. Al suo interno sono esposti molti lavori realizzati nel tempo con tale materiale. Da non perdere il raro frammento delle Cronache di Paros che è un resoconto marmoreo della storia della Grecia, a partire dal XVI secolo a.C.