Palermo, come molte città del mondo, accoglie il suo Cristo degli Abissi pronto a mostrarsi in tutta la sua grandezza a chi vorrà raggiungerlo sott’acqua. La location prescelta per questo luogo che di mare e turismo ha sempre vissuto, è a largo dell’Addaura tra fauna marina sorprendente e tante barche ad arricchire l’area di colori e vele, adesso che il sole primaverile illumina e riscalda la costa.
Una notizia inaspettata, che però in Italia non è una novità tanto che esiste proprio una gemella della statua. Nel 1954, infatti, la stessa fu sistemata sul fondale dell’area marina protetta di Portofino. Immagini d’epoca e anche ben più moderne la mostrano ancora con le classiche braccia protese verso l’alto e a Palermo è il medesimo Cristo degli Abissi, a racchiudere in un abbraccio amorevole la città con le sue meraviglie e gli immancabili problemi di tutti i giorni.
Una speranza, un piacevole incontro per chi attraversa quel tratto di mare di Palermo: di sicuro una vacanza nel capoluogo siciliano ha quindi una nuova attrazione in più, soprattutto per chi non vuole rinunciare alle immersioni in una delle zone più belle di Italia, con la presenza di pesci persino molto rari. Il simbolo di protezione di Portofino, dunque, diventa pure un inno alla speranza nel palermitano e se un tempo la sua funzione principale era quella di onorare i morti in acqua, oggi ha una funzione in generale più positiva: quella di regalare un senso di pace, di aiuto in un momento storico difficile per tutti, con una crisi che non risparmia nessuno, ancora di più proprio la Trinacria. Non è in bronzo però, ma è realizzato in materiale eco-compatibile. Del resto non si pone nemmeno il problema di quando andare in vacanza da queste parti, visto che il periodo migliore è praticamente tutto l’anno. E’ ovvio che d’estate, la bellezza di questo tratto di Stivale raggiunge il massimo. La zona è pronta a diventare un punto di immersione per subacquei con un regolare brevetto nei prossimi mesi.