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Una cultura antica, tradizioni particolari che affascinano il visitatore. Varanasi è l’essenza vera dell’India e dovrebbe essere compresa in un tour in questo Paese carico di contraddizioni, almeno una volta nella vita. Il periodo migliore per raggiungere la destinazione, va da ottobre a marzo e il clima è variabile. Il caldo è molto intenso nei mesi di aprile e maggio, ma da giugno ad agosto c’è il rischio di piogge torrenziali anche pericolose. Attenzione poi a dicembre e gennaio, perché ci possono essere settimane di grande freddo.
Per quanto riguarda i documenti, dovrete essere in possesso di un passaporto con validità residua di almeno sei mesi, al momento dell’arrivo nel Paese. Ancora, dovrete ottenere un visto turistico della durata di sei mesi, con ingressi multipli. La richiesta deve essere effettuata esclusivamente online sul sito indianvisaonline.gov.in. In India e, quindi, anche a Varanasi, si parla l’hindi e l’inglese e le carte di credito sono accettate nei principali hotel, nei ristoranti e in tutti gli esercizi commerciali, specie nelle aree turistiche.
Per telefonare dall’Italia in questo tratto di India, dovrete comporre il prefisso 00091, mentre al contrario per chiamare nello Stivale da Varanasi, dovrete digitare lo 0039. Informazioni utili riguardano pure la mancia che in India non è diffusa. Tuttavia, quando il servizio è buono è certamente una ottima abitudine fornire qualche rupia che per il viaggiatore non è una grande perdita, ma non di rado per chi la riceve è particolarmente importante. Gli stipendi non sono spesso molto alti e questa azione può comunque fornire un piccolo aiuto. Il fuso orario rispetto al nostro Paese è di 4,30 ore, che diventano 3,30 quando da noi è in vigore l’ora legale.
Per raggiungere Varanasi non sono richieste vaccinazioni obbligatorie e, in generale, è un luogo dove scoprire le affascinanti e secolari culture della popolazione locale e la sua religione.
