sabato, 20 Aprile 2024

Nuova Caledonia: un paradiso con la più grande laguna del mondo

Uno spettacolo per gli occhi e il cuore la Nuova Caledonia, con i suoi panorami da cartolina e una laguna considerata la più grande del mondo. La stessa, che da dieci anni è Patrimonio Mondiale Unesco ed è grande ben 24.000 km².

Lo spettacolo della natura si mostra in ogni angolo

Il prestigioso riconoscimento è arrivato due lustri fa, dopo aver superato una selezione piuttosto impegnativa, basata su diversi fattori. A sbaragliare i paradisi concorrenti è stato il significativo processo ecologico e biologico per l’evoluzione degli ecosistemi e la presenza di un ambiente ideale per la conservazione della biodiversità e delle specie minacciate.

Ancora, in Nuova Caledonia oltre ad una bellezza superba sono presenti esempi rappresentativi per la storia della terra. Si tratta, nello specifico di sei siti che gli studiosi tengono d’occhio: nel Sud, la Grande Laguna del Sud e la zona costiera occidentale, nel Nord, le aree costiere settentrionali e orientali e la Grande Laguna del Nord, nelle isole della Lealtà, gli atolli Ouvéa e di Beautemps-Beaupré e al largo gli Atolli d’Entrecasteaux.

Non solo laguna però, nonostante sia la location preferita da tutti per le foto: dagli sposi alle coppie fino a chi ama le attività all’aria aperta, soprattutto sulle isole. Il modo migliore per innamorarsi di questa meta è scoprire le meraviglie che nasconde l’acqua. Esistono numerose specie protette che solo con bombola e maschera si possono vedere da vicino. Importante è, poi, la presenza di quattro diverse specie di tartarughe marine, una tra le più numerose popolazioni di dugonghi al mondo, pesci napoleone, nautili, mante.

Il mare racconta una storia lunga secoli

La laguna è importante anche per le informazioni che fornisce sulla storia dell’Oceania. Sono in particolare le formazioni rocciose di diverse epoche a parlare e la straordinaria biodiversità marina. La flora e la fauna della Nuova Caledonia non si ritrovano altrove con più di 1.000 specie di pesci, 6.500 di invertebrati marini, 350 tipi di corallo duro e circa 500 di corallo morbido. Oltre alla barriera corallina che non ha bisogno di presentazioni, inseguendo i pesci colorati ci si può imbattere in tunnel, volte, canyon e grotte.

Numerose sono le gallerie visitare durante le immersioni e quando si torna in superficie si può sperare di avvistare le balene o di praticare qualche adrenalinico sport legato al mare. Un luogo non convenzionale, insomma, e assolutamente perfetto che dall’Italia si raggiunge via Giappone e che tra acque turchesi, spiagge borotalco e una natura vigorosa, regala anche l’incontro con la cultura millenaria dei kanak, gli antichi abitanti.

Photo Credit: Ufficio Stampa

About Francesca Spanò

Giornalista, Autrice Televisiva e Travel Writer. Ha iniziato scrivendo per il giornale L'Ora, la Sicilia, il Giornale di Sicilia per poi approdare a Sky, dove si è dedicata principalmente alla ideazione, scrittura e realizzazione di documentari di viaggio. Nel mondo del web è arrivata nel 2009. Da allora è stata blog manager di goolliver.com, mondoviaggiblog.com, viaggifantastici.com. Collabora con il Messaggero Viaggi, Expedia, Travelglobe, Neos Air-Alpitour, Elle, Confidenze e Starbene. Per National Geographic (White Star), è stata tra le autrici del libro "Viaggi nella natura Straordinaria - 53 destinazioni che toccano l'anima" raccontando di Thailandia, Messico e Colombia.

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