South Australia: tre destinazioni non turistiche

Non solo Adelaide, il South Australia ha così tanto da mostrare ai turisti, da essere ormai pronto a diventare una destinazione di punta per viaggi di nozze e tour avventurosi. Il Paese intero, del resto, è ancora in buona parte da scoprire, ma quello che frena è spesso la distanza. Per chi, comunque, preferisce le mete non convenzionali, da queste parti, non manca l’adrenalina. Potrete andare, per esempio, alla ricerca della città che non c’è, delle grotte dei dinosauri e l’elenco potrebbe essere ancora lungo.

Il South Australia, insomma, è perfetto anche per chi va alla ricerca dell’ignoto, dell’insolito, del non convenzionale, ben consapevole di trovarsi praticamente dall’altra parte del mondo. Un itinerario a tema che un numero relativamente basso di turisti ha ancora seguito, può comprendere per esempio:

Farina

Non è il nome a rendere curioso questo posto, quanto il fatto che si tratti di una destinazione fantasma. Si può raggiungere facilmente in auto con un viaggio di media lunghezza. Si trova, infatti, a sei ore da Adelaide, procedendo in direzione nord. E’ un villaggio abbandonato che sorge lungo il tracciato della vecchia ferrovia del Ghan. Proprio il suo aspetto che evoca desolazione, provoca fortissime emozioni tutte da provare.

Naracoorte Caves

E’ costituito da un incredibile sistema di grotte, nella Listestone Coast. Vi si trovano degli scheletri della magafauna e importanti reperti fossili. Si trova all’interno di un parco nazionale con 26 differenti grotte. Non tutte quelle di Naracoorte Caves sono comodamente accessibili, in ogni caso è una esperienza vederle.

Kangaroo Island’s Little Sahara

Intorno a voi, solo due chilometri quadrati di calcare eroso, una sorta di piccolo deserto che si estende nel mezzo di Kangaroo Island. Gli appassionati che si danno appuntamento da queste parti aumentano. La sfida è quella di dedicarsi al sandboarding (simile allo snowboarding ma nella sabbia) tra le dune bianche.

Photo Credits | The Real South Australia/Greg Snell