L’inverno è arrivato e ha portato le soliti incredibili sorprese degli ultimi anni. Questa volta, però, è diverso: tanta neve in Medio Oriente, raramente si era vista. Gerusalemme, tutta bianca, ha ancora più fascino, anche se da queste parti non è impossibile che il freddo arrivi ma poche volte a tali livelli. A Gaza, poi, continuano le piogge torrenziali e non sono mancate le inondazioni.
Del resto, trattandosi di Paesi dove la colonnina di mercurio non scende mai così tanto, il rischio di non riuscire a controllare la situazione è piuttosto reale. In buona parte del Medio Oriente, quindi, scuole e uffici restano chiusi in attesa di un miglioramento delle condizioni meteo. Nelle scorse ore, situazione analoga anche nell’area che collega Beirut a Damasco e non è stato troppo diverso ad Aleppo.
Se è vero che a Gerusalemme nevica 1-2 volte ogni 2-3 anni, non c’è mai tanto accumulo come questa volta e le foto che circolano sul web mostrano poi Tel Aviv meta del divertimento notturno, con gli abitanti pronti a realizzare piccoli pupazzi di neve, con un traffico superiore alla media perché, diciamoci la verità, fino ad un paio di settimane fa, non erano pochi coloro che rimanevano per lunghe ore in spiaggia a prendere il sole, postando scatti da fare invidia a chi, come noi, da tempo ha acceso camini e indossato sciarpe e cappotti.
E’ chiaro che questo ha provocato un innalzamento dei corsi d’acqua. A sud di Israele, ad esempio, si è assistito allo straripamento di un fiume nella regione di Eshkol il quale è arrivato fino in strada, coinvolgendo anche vari mezzi di trasporto e un bus che trasportava bambini. Cattivo tempo, infine, in Cisgiordania. L’allerta resta, dunque, anche in Giordania e Libano, a causa di una tormenta di neve che ora sta regalando tregua, ma è stata la più intensa degli ultimi venti anni.
Photo Credits | Yoav Simon